D.L. Agosto - Contributi a ristoranti e negozi dei centri storici

Finanza Agevolata

Contributi a negozi e ristoranti

 

Sul tavolo ci sono 1,1 miliardi di euro con cui saranno erogati contributi a fondo perduto. 

Fondo per la ristorazione

Il primo contributo riguarda tutti quei ristoranti che hanno avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019 e che, a causa dell’emergenza Covid, tra marzo e giugno 2020 hanno registrato un fatturato inferiore ai ¾ rispetto a quello dell’anno precedente (sempre rispetto ai mesi di marzo-giugno 2019). 

Il contributo potrà essere usato per acquistare prodotti, inclusi i vini, di filiere agricole e alimentari (anche DOP e IGP), valorizzando in tal modo la materia prima del territorio. 

A disposizione ci sono 600 milioni di euro gestiti dal Ministero dell'agricoltura (MIPAAF).

Come richiedere il contributo

Le domande e l’erogazione dei contributi (tramite bonifico) saranno gestite da una serie di concessionari che verranno selezionati dal MIPAAF. In attesa del decreto con cui saranno definiti nel dettaglio i criteri, le modalità e l'ammontare del contributo, il dl Agosto stabilisce già che la domanda potrà essere presentata sia online (tramite la nuova “piattaforma della ristorazione”), sia di persona, presso determinati sportelli.

Se la domanda viene accettata, l’erogazione del contributo avverrà in due tranche: 

  • Un anticipo del 90% al momento dell'accettazione della richiesta, a fronte della presentazione dei documenti fiscali che certificano gli acquisti effettuati (anche non quietanzati);
  • Il saldo, a seguito della presentazione della quietanza di pagamento che deve essere effettuato con modalità tracciabile.

I contributi per i negozi dei centri storici

Oltre ai ristoranti, il decreto Agosto interviene anche a sostegno dei negozi e delle attività economiche dei centri storici delle città d’arte che hanno assistito ad un brusco calo dei turisti stranieri, stanziando 500 milioni di euro.

Si tratta di un intervento, quindi, che guarda con preoccupazione al crollo del turismo estero nel nostro Paese e che, secondo le ultime rilevazioni, risulta molto più marcato nelle città d’arte.

Per questo alla misura possono accedere i negozi che si trovano in quelle città metropolitane o in quei capoluoghi di provincia che - in base all’ultima rilevazione statistica disponibile - registrano un numero di turisti stranieri almeno tre volte superiore a quello dei residenti (per i capoluoghi di provincia), oppure pari o superiore a quello dei residenti (per le città metropolitane).

Anche in questo caso il contributo può essere richiesto solo se il fatturato di giugno 2020 è stato inferiore ai ⅔ di quello registrato a giugno dello scorso anno.

A quanto ammonta il contributo?

L'importo del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l'ammontare del fatturato di giugno 2020 e quello di giugno 2019, nelle seguenti misure: 

  • 15% per i soggetti con ricavi non superiori a 400mila euro; 
  • 10% per i soggetti con ricavi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro; 
  • 5% per i soggetti con ricavi superiori a 1 milione di euro.

In ogni caso, l'ammontare del contributo non può essere superiore a 150mila euro, nè inferiore a:

  • 1.000 euro per le persone fisiche;
  • 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

Le due misure (quella per i ristoranti e quella per i negozie dei centri storici) non sono cumulabili tra loro.

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